Albissola Marina - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
La ceramica ad Albissola
Esistono differenti forme e decori nella tradizione della ceramica:
  • Calligrafico naturalistico
  • Antico savona o bianco e blu
  • Levantino
  • Uccelli e prezzemolo
  • Decoro boselli
  • Ceramica nera e ceramica gialla
  • Art déco o stile 1925
 Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Concordia. Eretta alla fine del XVI secolo, ma con facciata del 1903, custodisce al suo interno una pala d'altare in formelle di maiolica, sculture di Anton Maria Maragliano e del Ponsonelli del XVII secolo.
 Oratorio di San Giuseppe. Eretto nel 1608 conserva tele e sculture pregiati.
CASA MUSEO VILLA JORN
 Il famoso artista danese visse e lavorò per molti anni ad Albissola e ricevette nel 1959 la cittadinanza onoraria. Un grande amore per Albissola testimoniato dal lascito al Comune della Sua splendida villa. La Casa Museo , per il momento è visitabile solo su appuntamento.Composta da due copri distinti, attualmente è oggetto di importanti lavori che permetteranno il recupero e la fruizione del sito come museo e foresteria per artisti, seguendo le volontà dello stesso Jorn. E’ un luogo veramente affascinante e continuamente oggetto di studio; l’artista vi assemblò, in una continua compenetrazione tra l’elemento naturale e l’intervento dell’uomo, pannelli e ceramiche con scarti di fornace e materiali di recupero, seguendo un progetto che coinvolgeva globalmente gli spazi, dal giardino all’abitazione.
FONDAZIONE MUSEO GIUSEPPE MAZZOTTI 1903
 Adiacente alla Fabbrica voluta dal grande Tullio d’Albissola fu progettata dall’architetto futurista Diulgheroff nel 1930. E’ l’unico esempio di abitazione futurista che non abbia subito modifiche nel tempo. Nel 1964 venne avviato il Museo aziendale che raccoglie più di 200 opere di un centinaio di artisti fra cui Fontana, Jorn, Corneille, Matta, D’Angelo, Fabbri, Martini, Albrito, Caminati, Carlè, Giannici, Lorenzini, Moiso, Nespolo, Rotella, Treccani per citarne solo alcuni. Anche il giardino è divenuto importante museo, arricchito ogni anno da nuove opere fra le quali spicca il grande Coccodrillo realizzato, a dimensioni naturali, nel 1936 da Lucio Fontana.
MUSEO VILLA FARRAGGIANA
 Lussuosa dimora signorile settecentesca, immersa nel verde tra giardini e fontane. All’interno ogni ambiente conserva l’atmosfera originale: la Galleria delle Stagioni, la Cappella, la biblioteca, la camera degli stucchi, i salotti e le stanze. Apertura pomeridiana: dal 1° marzo al 31 ottobre. Apertura serale: dal 15 giugno al 15 settembre Giorno di chiusura: lunedì Per comitive e scolaresche l'apertura è estesa a tutto l'anno, previa prenotazione presso ALBEZZANO S.r.l - Loc. Villa Faraggiana 1 17012 - Albissola Marina (SV) tel. 019/480622 fax 019/840436
Galleria d'Arte Anna Osemont
 PAOLO NUTTARELLI: OLTRE IL LIMITE. Inaugurazione sabato 3 febbraio ore 17.30 c/o Galleria d' Arte Anna Osemont via Colombo 13 tel.+39 019486470 - fax +39 019482697 orario 16-19, da martedì a domenica, oppure su appuntamento. Con il Patrocinio del Comune di Albissola Marina. A cura del prof. Beringheli. Paolo Nutarelli , il cui percorso si è sviluppato in modo coerente fra i problemi posti dallo storico formalismo astrattista e quelli formulati dalla funzione sociale ed estetica dell’arte attraverso il design , è da tempo approdato all’odierno sviluppo tecnologico provocato dal computer. L’accesso a relazioni visive “ulteriori” tra forme e colori, nonchè le “aggiunte” possibili al precedente sapere (per esempio il “calcolare”, al di là delle naturali intuizioni, le reali possibilità di transito concettuale dall’irrazionale al razionale), gli consentono di interpretare il fascino enigmatico dell’interfaccia delle cose che fanno del visibile il luogo costitutivo della nostra esperienza. Nutarelli sollecita l’attenzione dell’osservatore in maniera oggettiva: nei suoi dipinti recenti e ultimi l’aggregazione di forme e di contorni disegnati modella, approfondendone al computer gli aspetti strutturali, oggetti semplici di arredo, per esempio una poltrona in stile, guarda caso, approssimativamente Deco. La visione, espansa dal computer nella composizione frazionata, nel precipitato dei colori, nei sedimenti del tratto e, così via, nelle parti costitutive, ovvero nelle porzioni di forme geometriche e di coloratissimi acrilici, segnala possibilità percettive di cui l’intervento tecnologico indica i limiti, quelli che l’occhio non sempre capta. E’ il momento dell’intervento manuale del pittore, di un suo orientamento estetico e evolutivo ulteriore: quello che “segna” l’espressività personale per eccellenza, il luogo e il modo da dove il pittore può ricominciare a fare arte.